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lunedì 28 ottobre 2013

La pulizia dei dentini, voi come fate?

immagine presa dal web
La pulizia dei dentini  è un argomento che mi sta molto a cuore. E' doveroso da parte nostra insegnare ai nostri figli l'igiene e la pulizia dei denti, ma la domanda che mi pongo in questi giorni è, a che età è giusto iniziare?
Siccome sono molto smemorata di natura per certe cose (ecco a cosa serve il blog) non mi ricordo a che età ho iniziato con il patato. Mi ricordo solo che è stato tragico, che lui lo spazzolino l'ha vissuto male, e che stavamo chiusi in bagno anche 40 minuti, perchè non lo facevo uscire senza essersi lavato i denti. Perchè mi ero impuntata, e con lui bisognava fare così, non mollare mai finché non si raggiungeva lo scopo, a costo di perderci delle ore, sopportando capricci e isterismi.
Con Giobi vorrei non ri-vivere quei momenti tragici chiusi in bagno, e allora, dopo la grande esperienza avuta con il primo, è già da un pò che così per gioco quando andiamo in bagno gli do in mano il suo spazzolino e lui imitando il fratello si mette in bocca lo spazzolino e ci gioca.
Quindi sta di fatto che "la paura dello spazzolino" non ce l'ha. Però c'è un però. Non si lava i denti ci gioca. E io vorrei che se li lavasse bene. Ma se oso lavarglieli io, si ritrae,  scappa subito e fa le scene.
Non ci riesco. Cosa faccio? Voi come avete fatto? A che età avete iniziato? (ricordo che Giobi ha 19 mesi).
Lo faccio ancora giocare con lo spazzolino e lascio che incominci da solo prima o poi, c'è la fortuna che lui imita suo fratello, quindi un pochino se li lava, a modo suo,  oppure  comincio a insistere veramente? ....con conseguenti scene strazianti di io che cerco di placcarlo e lavargli i denti.....

Io ho la fobia delle carie. Ho sentito di bambini di 2 anni e mezzo che sono dovuti andare dal dentista perchè avevano i denti cariati.
Forse dovevo cominciare prima e non farglielo fare come gioco. Ecco non lo so.

domenica 27 ottobre 2013

Non gli manco, uffi

- amore, ti sono mancata oggi?
- no
- ma neanche un pochino pochino?
- no

- oh che bello la prossima settimana ci sono solo 4 giorni di lavoro, scuola, asilo...
-ah, allora venerdì siamo a casa?
- si amore, è festa non c'è scuola
- Uffaaaaaaaaaa...........io preferivo andare a scuola.

Sto avendo seri dubbi sul rapporto d'amore figlio-madre  (ironicamente parlando).

Il fatto che il patato stia bene anche senza di me, mi fa stare più tranquilla, però in una piccola parte del mio cuoricino vorrei tanto sentirmi dire " mamma mi sei mancata tanto".

Giobi non parla ancora, ma almeno quando lo vado a prendere mi corre incontro con le braccia aperte e si attacca come una cozza al suo scoglio.
un pò di soddisfazione almeno lì, a qualcuno sono mancata...........

domenica 20 ottobre 2013

Son qui

Non sono partita per chissà dove, anche se mi sarebbe piaciuto, sono sparita per un pò, perchè ho ricominciato a lavorare.
Non sarà il lavoro della mia vita, ma nel frattempo prendiamo quel che passa.
Sarà, per ora, per 3 mesi. Poi si vedrà. Se ci sarà lavoro.
Le mansioni sono quasi le stesse che avevo nella mia ex-azienda, in più il gestionale che devo usare è lo stesso (motivo per il quale oltre alle caratteristiche mie lavorative, il fatto che io conosca quel tal programma ha influito parecchio, non devono perdere tempo a insegnarmi).
Quando ho saputo di essere stata scelta, ho avuto le mie belle paranoie, del tipo si avevo tantissima voglia di andare a lavorare ma allo stesso tempo non vedere più i bambini mi ha mandato in crisi.
Avevamo preso il nostro ritmo, le nostre abitudini, poi all'improvviso ho cominciato e chi li ha più visti?!
Stare fuori casa 11 ore è dura.
Per recarmi al luogo di lavoro ho un sacco di strada. Purtroppo nella mia zona c'è veramente poco, sono tutte in crisi le aziende, non che questa dove sono capitata sia in crescita, anzi mi sono resa conto che è in crisi pure lei, cosa che avevano omesso durante i colloqui.
Comunque vi terrò aggiornate.


martedì 8 ottobre 2013

Influenza lampo

Alla fine ieri abbiamo acceso i termosifoni, faceva troppo freddo, anche se la solita zanzara malefica è riuscita a pungermi su una mano. Moriranno tutte prima o poi???!!! Aspetto quel giorno con ansia.
Fa pure tantissimo freddo al nido, tanto che non si sa come si è già sviluppata un'influenza intestinale lampo, cioè nel senso che dura pochissimo, ma ti devasta.
Giusto questa notte ha colpito me. Giobi ieri non ha mangiato, ma ci credo tatino, se aveva solo un pò della nausea che avevo io, peccato che non è ancora in grado di dirmelo,e  poi si è scaricato solo 2 volte liquide. Lui si è lamentato tutta la notte e io facevo la spola in bagno.............
Stamattina non sapevo neanche com'ero girata, inerme sul divano, con tutte le ossa rotte come se mi avessero picchiata tutta la notte.
No ma dico, lo sapete che è la QUARTA influenza intestinale che ci becchiamo io e Giobi! Pensavo di aver già dato quest'anno, e invece, trac dentro un'altra volta.
Si questa è vero è stata lampo, però anche se non la facevamo. Saremmo stati tutti più contenti.
Come prima cosa domani mattina vado in comune a lamentarmi che al nido fa troppo freddo, non mi interessa se la legge tal dei tali dice che si devono accendere i termosifoni al 15, là ci son bambini piccoli e hanno freddo. Ci vorrebbe un pò di buon senso, sennò entro due giorni sono di nuovo tutti malati.

lunedì 7 ottobre 2013

di Ieri e di risvolti positivi alle domande del patato

Fa quasi freddo..... piove, l'autunno ci ha avvolti sotto il suo mantello, anche se non ancora del tutto perchè ogni tanto trovo qualche odiosa zanzara ancora viva che vola per casa.
Si è in quel periodo in cui inizia a fare freschino ma non ancora tanto da accendere i termosifoni.
Sarà questioni di giorni, dipende dal tempo, nel frattempo alla sera amo avvolgermi nella copertina e addormentarmi sul divano.
Domeniche come queste, se non avessi figli, me ne starei sul divano con la coperta, e mi guarderei un film, leggerei un libro, mi farei un the con i biscotti, e me ne starei con i miei pensieri..............
Da quando ci sono i bimbi, le domeniche sono completamente diverse.
Forse un the con i biscotti me lo riesco ancora a  fare, ma tutto il resto no. Giobi almeno va a dormire due orette, ma c'è sempre il patato. E un giochino, o qualcosina facciamo sempre.
Il papi, lui ha la scusa che  deve fare il riposino, assolutamente, almeno la domenica. E così subito dopo pranzo si dilegua in camera da letto e sparisce per un'ora.
E io e il patato ce ne stiamo in salotto.
Mi dico sempre "devo segnarmi tutte le domande che mi fa", ma poi immancabilmente mi dimentico, perchè rimango sempre stupita dai suoi discorsi e dalle domande che si pone e vorrei immortalare quegli attimi di serenità con cui sto con lui.

Il patato mi fa domande del tipo:
- Ma come fa la luna a diventare piena?
- Ma oltre lo spazio, l'universo, cosa c'è? c'è l'infinito giusto?
- Anche i numeri sono infiniti vero?
- A me piacerebbe andare a scuola anche il sabato.
- Mi piace così tanto andare a scuola.
- Perchè quei bambini quest'estate mi prendevano in giro quando ho detto che mi piaceva andare a scuola? Loro han detto che a nessuno piace andare a scuola.......
- Quanti regali chiediamo a Babbo Natale per Giobi?
-  Ma quando iniziamo a mettere in castigo Giobi? .... secondo me è già ora......
- Io da grande voglio fare l'ingegnere e costruire un hotel a 10 stelle. Mamma ma cosa vuol dire lussuoso?

E così via, ogni domanda ha trovato la sua risposta, a guardare per ogni domanda e risposta ci sarebbe quasi da scrivere un post.
Il patato con le sue mille domande quotidiane ha sviluppato in me una dote, ho sempre la risposta pronta per tutto, in un nanosecondo elaboro una risposta veritiera o quasi, stando attenta a dire cose appropriate.
Tanto che me ne sono resa conto negli ultimi colloqui che ho fatto, ho sempre avuto la risposta pronta, neanche il tempo di pensare, tutto sincronizzato. Mi hanno persino fatti i complimenti, perchè "così han detto loro", hanno cercato di mettermi in difficoltà con una domanda dietro l'altra, e io ho sempre risposto con nonchalance, tanto che quando me l'han detto mi è venuto spontaneo dire:
 ...ma quand'è che mi avete messo in difficoltà?! (io non me ne sono resa conto).
Ci ho ragionato, e sono arrivata alla conclusione che è grazie al patato, lui mi stimola talmente tanto nel trovare risposte alle sue innumerevoli domande che quando subisco un interrogatorio non ci faccio più nemmeno caso e non mi scompongo.
Perlopiù per me parlare di ordini, fatture, gestione del magazzino,ecc.. e illustrare il mio cv è molto più facile che parlare di spazio, universo, della terra che gira, dei cicli della luna, dell'età in cui è giusto applicare punizioni, e via dicendo, almeno nella prima parte sono preparata.

mercoledì 2 ottobre 2013

Questo è un problema

immagine presa dal web
Tu puoi aver fatto gli studi migliori del mondo, tu puoi avere l'esperienza giusta per fare quel lavoro, tu senti che potresti essere la persona giusta al posto giusto, ti rendi conto che il colloquio sta andando alla grande, che gli piaci, che ............... ma poi all'improvviso salta fuori una domanda:

- Lei ha figli?
- Si, ne ho 2.
- Come ha 2 figli?! e perchè non l'ha scritto sul curriculum?
- Scusi ma ... secondo me non è un'informazione che si scrive sul cv, io non l'ho mai scritto, e sinceramente penso che non lo scriva nessuno, a meno che ora vada di moda scriverlo (mi sto alterando). E comunque sa che non si dovrebbe scrivere neanche il sesso, sa per par condicio, per i diritti agli omosessuali.....ecc... bla bla...
- Va beh, va beh, e quanti anni hanno?
- Uno ha quasi 7 anni, l'altro ha 18 mesi.
- 18 mesi (occhi sgranati) ... ma è piccolo.... (pausa) questo si che è un bel problema.

Non vi sto a raccontare come è finita, no ... non  gli ho sputato in un occhio, anche se avrei voluto, ma il punto è, come ha osato definire il mio tenero piccolo fagiolo adorabile mammone un PROBLEMA?

E se sei troppo giovane non vai bene perchè.... ti potresti sposare, e poi fare dei figli, no non vai bene, se sei sposata senza figli ancor peggio, perchè sicuramente ne potresti sfornare uno subito appena assunta, se sei sposata e hai già un bambino, no non vai bene perchè potresti fare il secondo, se sei sposata e hai due bambini, NON VAI ANCORA BENE perchè uno dei due è piccolo.
A questo punto arriveremo in età da pensione e no, non andremo ancora bene perchè avremo i figli grandi e dovremo fare le nonne.
Per certe persone, certi datori di lavoro, certe aziende, la risposta è NO NON ANDREMO MAI BENE PERCHE' SIAMO DONNE.
Questa è l'unica risposta.
Non tutti sono così per carità, immagino che esistano persone un pò più intelligenti e aperte di mente, ma trovarle è difficile. Io mi sono sempre sentita discriminata per il fatto di essere donna, una volta non ho ottenuto un lavoro perchè mi ero appena sposata e avevano paura che facessi un figlio e hanno preferito una che ne aveva già. Un'altra volta, e lì è stata la volta più dura, mi hanno lasciato  a casa quando sono rimasta incinta del patato.
E ora, nel 2013, mi tocca sentirmi dire, che avere un bambino di 18 mesi è un problema?
Mi stupisco sempre dell'ignoranza delle persone. Di quanto il mondo del lavoro italiano sia così indietro.
Avere un bambino, essere madre, è un valore aggiunto. Quando diventi mamma, cambi radicalmente, ogni giorno fai dei sacrifici, ogni giorno devi essere super organizzata, avere tanta pazienza, avere tanta inventiva, diventi  quattro /cinque persone tutte insieme, devi fare da psicologa ai tuoi bambini, da mediatrice tra due fratelli che litigano, devi incastrare il tempo per fare la spesa, cucinare, stirare, andare a comprare le scarpe di corsa perchè a tuo figlio gli è cresciuto così tanto il piede che ti ha saltato un numero, passare in banca, in posta, dal panettiere, andare a comprare i buoni pasto per l'asilo,  ricordarti che sei anche una donna e hai un marito, e ricavare del tempo per te, per le tue passioni, per i tuoi hobby, per le tue amiche.
Essere una madre ai giorni nostri è un'impresa, la famiglia è la nostra impresa, e noi siamo le manager, la gestiamo perfettamente, o almeno cerchiamo di farlo, nei migliori dei modi.

Far sentire in colpa una donna, farla sentire inadeguata, durante un colloquio solo perchè ha dei bambini, metterla in difficoltà quasi a costringerla a "scusarsi del fatto di essere madre", è veramente orribile.

Sappiate che IO non mi sono sentita in colpa, io sono orgogliosa di essere madre, sono orgogliosa del mio bagaglio culturale e personale, e che se per loro "è un problema avere un bambino di 18 mesi", sono loro che hanno dei problemi, ho risposto per le rime, da stronza, e sapete? Sono rimasti così stupiti dal mio atteggiamento, non se lo aspettavano proprio, forse gli sono piaciuta davvero, il problema è, sono loro che non sono piaciuti a me.