 |
immagine presa dal web |
Tu puoi aver fatto gli studi migliori del mondo, tu puoi avere l'esperienza giusta per fare quel lavoro, tu senti che potresti essere la persona giusta al posto giusto, ti rendi conto che il colloquio sta andando alla grande, che gli piaci, che ............... ma poi all'improvviso salta fuori una domanda:
- Lei ha figli?
- Si, ne ho 2.
- Come ha 2 figli?! e perchè non l'ha scritto sul curriculum?
- Scusi ma ... secondo me non è un'informazione che si scrive sul cv, io non l'ho mai scritto, e sinceramente penso che non lo scriva nessuno, a meno che ora vada di moda scriverlo
(mi sto alterando). E comunque sa che non si dovrebbe scrivere neanche il sesso, sa per par condicio, per i diritti agli omosessuali.....ecc... bla bla...
- Va beh, va beh, e quanti anni hanno?
- Uno ha quasi 7 anni, l'altro ha 18 mesi.
- 18 mesi
(occhi sgranati) ... ma è piccolo....
(pausa) questo si che è un bel problema.
Non vi sto a raccontare come è finita, no ... non gli ho sputato in un occhio, anche se avrei voluto, ma il punto è, come ha osato definire il mio tenero piccolo fagiolo adorabile mammone un PROBLEMA?
E se sei troppo giovane non vai bene perchè.... ti potresti sposare, e poi fare dei figli, no non vai bene, se sei sposata senza figli ancor peggio, perchè sicuramente ne potresti sfornare uno subito appena assunta, se sei sposata e hai già un bambino, no non vai bene perchè potresti fare il secondo, se sei sposata e hai due bambini, NON VAI ANCORA BENE perchè uno dei due è piccolo.
A questo punto arriveremo in età da pensione e no, non andremo ancora bene perchè avremo i figli grandi e dovremo fare le nonne.
Per certe persone, certi datori di lavoro, certe aziende, la risposta è NO NON ANDREMO MAI BENE PERCHE' SIAMO DONNE.
Questa è l'unica risposta.
Non tutti sono così per carità, immagino che esistano persone un pò più intelligenti e aperte di mente, ma trovarle è difficile. Io mi sono sempre sentita discriminata per il fatto di essere donna, una volta non ho ottenuto un lavoro perchè mi ero appena sposata e avevano paura che facessi un figlio e hanno preferito una che ne aveva già. Un'altra volta, e lì è stata la volta più dura, mi hanno lasciato a casa quando sono rimasta incinta del patato.
E ora, nel 2013, mi tocca sentirmi dire, che avere un bambino di 18 mesi è un problema?
Mi stupisco sempre dell'ignoranza delle persone. Di quanto il mondo del lavoro italiano sia così indietro.
Avere un bambino, essere madre, è un valore aggiunto. Quando diventi mamma, cambi radicalmente, ogni giorno fai dei sacrifici, ogni giorno devi essere super organizzata, avere tanta pazienza, avere tanta inventiva, diventi quattro /cinque persone tutte insieme, devi fare da psicologa ai tuoi bambini, da mediatrice tra due fratelli che litigano, devi incastrare il tempo per fare la spesa, cucinare, stirare, andare a comprare le scarpe di corsa perchè a tuo figlio gli è cresciuto così tanto il piede che ti ha saltato un numero, passare in banca, in posta, dal panettiere, andare a comprare i buoni pasto per l'asilo, ricordarti che sei anche una donna e hai un marito, e ricavare del tempo per te, per le tue passioni, per i tuoi hobby, per le tue amiche.
Essere una madre ai giorni nostri è un'impresa, la famiglia è la nostra impresa, e noi siamo le manager, la gestiamo perfettamente, o almeno cerchiamo di farlo, nei migliori dei modi.
Far sentire in colpa una donna, farla sentire inadeguata, durante un colloquio solo perchè ha dei bambini, metterla in difficoltà quasi a costringerla a "scusarsi del fatto di essere madre", è veramente orribile.
Sappiate che IO non mi sono sentita in colpa, io sono orgogliosa di essere madre, sono orgogliosa del mio bagaglio culturale e personale, e che se per loro "è un problema avere un bambino di 18 mesi", sono loro che hanno dei problemi, ho risposto per le rime, da stronza, e sapete? Sono rimasti così stupiti dal mio atteggiamento, non se lo aspettavano proprio, forse gli sono piaciuta davvero, il problema è, sono loro che non sono piaciuti a me.