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martedì 5 marzo 2013

La lettera

Ieri me l'han data. La lettera.
La lettera del mio licenziamento.
Ora è ufficiale.

Per fortuna avendo ancora tante ferie arretrate non devo più andare, così non vedrò più quelle brutte facce di quei cafoni ladri ignoranti che comandano.
 
Mi dispiace tantissimo lasciare il mio lavoro a cui ero affezionata, e non per lodarmi da sola, ma ero veramente brava, e mi scendono le lacrime al pensiero di non vedere più tutti i giorni la mia collega. Oltre che colleghe, eravamo diventate amiche, complici.
Ci siamo viste per 6 anni tutti i giorni, 9 ore al giorno, pranzavamo insieme dal lunedì al venerdì.
A parte l'essere in sintonia perfetta sul lavoro,  tutte e due dei Gemelli, nate a 3 gg di distanza l'una dall'altra, tutte  e due con due bimbi, ci capivamo benissimo.
Si arrivava al mattino, e se avevo gli occhi devastati da una notte passata in bianco lei mi capiva, idem io per lei, ci sfogavamo delle rispettive suocere, dei mariti, dei cognati, ci scambiavamo consigli per i bimbi, sdrammatizzavamo tutti gli attacchi di mobbing ricevuti da quei pazzi scatenati, e ci andavamo a prendere un caffè facendoci due risate, insieme riuscivamo a resistere, ci facevamo forza l'una con l'altra.
Il nostro era l'ufficio più carino, con i disegni dei bimbi appesi, i regalini dei bimbi fatti per la festa della mamma qua e là.
Dal mese di ottobre solitamente iniziavamo a girare nella nostra ora di pausa i centri commerciali, i negozi più vicini, alla ricerca dei regali di Natale, li sceglievamo insieme, e a tutte e due ci piaceva iniziare presto e sceglierli con cura, passavamo tantissimo  tempo nel reparto giocattoli di un vicino ipermercato,  guardavamo, commentavamo. 
Cercavamo insieme cose carine su internet per le varie festività, per intrattenere i bimbi, disegni da colorare, idee, biglietti fai da te.
Abbiamo gli stessi gusti in fatto di scarpe e vestiti, capitava tantissime mattine che ci trovavamo vestite simili, con gli stessi colori! stesso neurone mattutino....
Ci piaceva a tutte e due sfogliare i volantini on-line dei supermercati, e mentre lo facevamo ci avvisavamo se c'era un prodotto in super offerta che all'altra poteva interessare.
Sul lavoro eravamo efficienti, veloci, precise, ed eravamo così ben organizzate da poterci ritagliare dei piccoli spazi personali (vedi x es. sfogliare volantini....).
Ieri quando mi hanno dato la lettera, lei era in lacrime, stava male.
Io ho cercato di trattenere le lacrime, ma qualcuna poi è scesa, e non piangevo perchè ho perso il lavoro, piangevo perchè lascevo lei, lì da sola in quella gabbia di matti.
Perchè la mia vita sta per cambiare radicalmente, perchè non sarei più andata lì tutti i giorni con lei. Perchè noi sappiamo cosa vuol dire avere a che fare con certi personaggi, e gli altri di fuori non posso capire.
Perchè abbiamo condiviso tutto negli ultimi 6 anni, e ora non sarà più così.
Perchè abitiamo a un'ora di distanza l'una dall'altra, e non potremmo vederci spesso.
Perchè il bello era stare insieme tutto il giorno, e condividere gioie e dolori.
Perchè con lei si lavorava bene.
Perchè so che una collega così non la troverò più.

11 commenti:

  1. Mi dispiace per il tuo lavoro!!
    A me del mio mancano tantissimo alcuni clienti.. a cui ero affezionata in modo particolare.. "i miei vecchietti" li chiamo io.. che venivano in farmacia tutti i giorni, solo per regalarmi un sorriso..

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    1. Grazie, si è vero anch'io avevo dei clienti che chiamavano spesso e avevano piacere di scambiare due parole.

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  2. E' dura, ti capisco. Sto per lasciare il posto di lavoro dove sono da 10 anni, per di più a ridosso del parto. Non ho una collega simile alla tua ma e' dura lo stesso, soprattutto perché senti di aver dato, dato, dato, dato, ....ma quando e' stato il momento di decidere, non gliene e' importato granché a nessuno.

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    1. Io mi son sentita usata, gettata via come una scarpa vecchia. E' pure più brutto in un momento delicato come il tuo, mi dispiace un casino per te.

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  3. Anch'io ti capisco... davvero. Poi in un modo o nell'altro si supera, ma all'inizio è dura abituarsi... Ti abbraccio forte!

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    1. come dici tu è vero bisogna abituarsi a un'altra routine, passerà.... anche questa fase.

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  4. sai che capisco il tuo enorme sconforto e vorrei poterti infondere fiducia. Dobbiamo sperare in un futuro migliore, è l'unica cosa che ci è rimasta. Ti abbraccio forte forte

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    1. Speriamo ;-), anch'io ti abbraccio, ce la faremo a superare anche questa.

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  5. emminchia! io non valgo mi son licenziata come una pazza, ma su una cosa hai torto, troverai altri colleghi stanne certa

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